Nella giornata di ieri la squadra di soccorso della nostra associazione che ogni giorno, nel periodo estivo, presta soccorso a Marina di Vecchiano è stata protagonista di un intervento che ha destato scalpore e fatto notizia, a volte dando adito a discussioni e considerazioni non del tutto appropriate.
Quel che è certo è che il bambino che ha rischiato di annegare, al momento in cui è stato portato a riva versava in condizioni critiche e la macchina dei soccorsi ha funzionato nel modo più corretto e lineare possibile e ha permesso che questo riprendesse a pieno le funzioni vitali già sulla spiaggia, permettendo un trasferimento in sicurezza all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze per le ulteriori cure ed accertamenti.
In questi casi basta davvero poco per cambiare il destino dell’intervento. Tutto si basa sul tempo e sulla correttezza delle azioni eseguite. Il racconto dei volontari, una volta rientrati in sede e quello raccolto sul posto dai cronisti parlano chiaro. Il soccorso è stato eseguito seguendo una catena consequenziale precisa e che ha funzionato senza intoppi. Catena che vi riproponiamo per far capire come funziona un servizio di soccorso:
- Il bambino è stato portato a riva e i presenti sul posto, bagnini e bagnanti, hanno allertato subito il 118 e iniziato a far delle manovre salvavita. Il fatto che tra i bagnanti ci fossero stati medici e infermieri è stato sicuramente di grande aiuto, ma tutti, con una piccola formazione, potrebbero essere in grado di svolgere queste semplici ma importanti manovre;
- La squadra di soccorso, formata dai volontari e dal pickup attrezzato ad ambulanza, è arrivata sul posto a meno di 5 minuti dalla chiamata del 118 effettuando le manovre previste dai protocolli e monitorando il paziente.
- All’attivazione della squadra di soccorso è subito seguita l’attivazione dell’elisoccorso e dell’ambulanza con medico della nostra associazione che è partita immediatamente da Pisa, ma è stata fermata non appena è stata confermata la disponibilità e la partenza dell’elisoccorso da Massa.
- L’elisoccorso è giunto sul posto e ha vericellato medico e infermiere direttamente sul luogo dell’evento per andare ad atterrare nel primo spazio idoneo. Durante questi interventi medico e infermiere portano con se tutto il necessario per il soccorso e non necessitano dell’elicottero in quanto sono solo loro due gli operatori in grado di stabilizzare il paziente. In questo caso, la presenza dei volontari e del pickup garantiva ulteriore personale in grado di coadiuvare i sanitari e attrezzature aggiuntive sul posto. Nei casi più gravi o nelle situazioni più impervie l’elicottero torna sul luogo non appena finite le operazioni di stabilizzazione, vericella il paziente e trasporta in ospedale. Le operazioni di atterraggio di un elicottero non sono banali e quindi calare sul posto medico e infermiere è sicuramente la scelta migliore che è possibile fare.
- In questo caso i sanitari, visto che la situazione era migliorata e non erano compromesse le funzioni vitali, hanno optato per il trasferimento del paziente dapprima alla postazione di primo soccorso per effettuare valutazioni in un luogo più idoneo rispetto alla spiaggia e in seguito hanno optato per il trasporto in ambulanza fino all’elicottero che è potuto quindi prendere il volo verso Firenze.
In tutto questo le variabili sono moltissime, bastava un ritardo di minuti, forse secondi nell’allertamento del 118, bastava che nessuno facesse niente nel tempo materiale che il mezzo ha impiegato ad arrivare sulla spiaggia, bastava un accesso al mare impedito dal parcheggio di un’auto o di un motorino, bastava che la parte di sabbia più vicina alle dune non fosse percorribile perché occupata dai bagnanti per leggere tutta un’altra storia.
Sui social comne ormai troppo spesso accade, sono poi emerse polemiche e critiche, del tutto gratuite e infondate, a cui il nostro Presidente, Daniele Vannozzi, ha prontamente risposto
Da cittadino di Vecchiano e da addetto ai lavori trovo, ad essere bravo ed educato, inopportuni e gratuiti alcuni commenti sul soccorso che è stato prestato oggi pomeriggio sull’arenile dai volontari della Pubblica Assistenza, in stretta sinergia con la Centrale 118 di zona che ha messo in moto una catena di soccorso che in pochissimo tempo ha permesso il ricovero del bambino in una struttura specializzata.
I tempi di intervento dei volontari sono stati tempestivi e ben all’interno dei tempi di intervento previsti dal servizio di emergenza medica ed ha permesso di portare subito i primi essenziali soccorsi al piccolo paziente.
Nel frattempo l’elisoccorso, prontamente attivato dalla Centrale di Emergenza 118, ha valutato (come fa per ogni sua missione) le modalità più efficaci di intervento sulla base dello scenario e dei dati del paziente che gli sono stati forniti dalla Centrale 118 e dai volontari/equipaggio sul posto.
L’elicottero è in grado, se necessario, di fare tutto rimanendo in volo in verticale sul luogo di intervento, usando il verricello per calare i sanitari e per portare a bordo il paziente.
Per questo chiedo a tutti più rispetto per l’opera gratuita prestata quotidianamente dai volontari nella postazione di primo soccorso di Marina di Vecchiano in favore dei fruitori del nostro arenile e della comunità vecchianese in generale.
Infine invito chi vuole essere parte attiva del servizio di emergenza medica a partecipare al corso, per volontari soccorritori, che si svolgerà a partire dal prossimo mese di settembre presso la sede della Pubblica Assistenza a Migliarino.
Così il prossimo anno, anche chi oggi è stato critico, potrà stando nel “gabbiotto” provare e vedere in prima persona l’impegno e opera dei volontari della Pubblica Assistenza e della Misericordia.
Grazie quindi ai nostri volontari, per quel che fanno, per la professionalità con cui lo fanno, per i sacrifici e il tempo tolto a loro stessi e alla famiglia. Grazie per continuare a portare solidarietà e aiuto in una società che, troppo spesso, denigra ogni cosa buona che viene fatta.