Il telefono suona nel cuore della notte, un suono inconfondibile, quello a cui i nostri Volontari sono ormai abituati e che li chiama per uscire a prestare soccorso. La centrale del 118 chiama, la sede risponde, un indirizzo, un codice e via spediti verso la destinazione.

Una notte come tante per la Mike 0502, è così che alla centrale del 118 viene identificata la nostra ambulanza con medico a bordo, che alle 4:10 di notte parte per una nuova missione.

Ma questa è una missione diversa, l’equipaggio lo sa: KC14G c’e scritto sul foglio che il centralinista gli ha passato prima che partissero; C14, emergenza ostetrico – ginecologica.

Pochi sono i minuti per arrivare all’abitazione, poco prima di Cascina, è notte, non c’e traffico. Arrivati sul posto, il medico fa una rapida valutazione e, in accordo con la Centrale 118, viene deciso l’invio della paziente al pronto soccorso ginecologico di Santa Chiara. Meno di dieci minuti per valutare, decidere, montare in ambulanza e ripartire.

Devono far presto, perché qualcuno ha deciso che era il momento di nascere, e ha fretta di farlo. Ed è così che alle 4.44, proprio all’ingresso dell’Ospedale Santa Chiara, davanti agli occhi dei nostri Volontari e della Dottoressa, Anita viene alla luce.

Pochi metri li separano ormai dal reparto dove, ad attenderli, ci sono i medici. La piccola Anita e la mamma stanno bene, vengono portate con la barella nelle sale e sottoposte alla cure necessarie.

Qualche minuto per riprendere fiato, realizzare l’accaduto, le congratulazioni ai genitori, il ringraziamento all’equipaggio, la gioia di aver vissuto un’esperienza rara per la nostra opera di Volontari, i saluti. Vorrebbero rimanere li, ma non possono. L’ambulanza va pulita, le attrezzature rimesse al proprio posto, una chiamata alla Centrale: ” Siamo nuovamente operativi”.

L’ambulanza rientra in sede, ormai non si dorme più, è troppa l’adrenalina in circolo. Si rimane in sede a parlare e commentare questa esperienza, in attesa delle 7, quando tutti tornano a casa, o vanno a lavoro, riprendendo la loro vita di sempre, ma consapevoli di aver fatto bene anche questa volta.


I protagonisti di questa storia sono Alessandro Malfatti, Ivan Apichev, Federico Gneri e la Dott. Rossella Gallazzo, da parte loro si rinnovano gli auguri alla madre, alla figlia e alla famiglia. L’Associazione si unisce negli auguri e li ringrazia per il prezioso contributo che, ogni giorno e ogni notte, viene dato alla nostra comunità.

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