Venerdì mattina, il Presidente della Pubblica Assistenza S.R. Pisa Alessandro Betti, accompagnato dal direttore della Associazione Marco Lo Cicero, è stato ricevuto dal Prefetto di Pisa, Dr. Giuseppe Castaldo.

All’incontro in Prefettura, a cui era presente anche il Dr. Ciro Silvestro – Capo di Gabinetto del Prefetto,  Betti –  ha illustrato la complessa situazione che la Pubblica Assistenza di Pisa e tutto il volontariato stanno vivendo a causa  dei pesanti effetti causati dalla pandemia di primavera. 

Come ho già più volte detto – prosegue Betti, i mesi di lock down hanno causato alla PA Pisa mancati introiti per circa 225mila euro e maggiori spese per oltre 25mila euro.

Tutto questo poiché la nostra Associazione – e le altre insieme con noi – sono state sollecitate e coinvolte dalle Istituzioni del territorio: Comuni, ASL, S.d.S. per rispondere a tutti i nuovi bisogni che le persone chiuse in casa manifestavano. Abbiamo imbustato le mascherine, distribuito casa per casa le mascherine stesse, confezionato i generi alimentari in pacchi che abbiamo portato alle famiglie che ne avevano fatto richiesta, lo stesso per i medicinali.

Ma non solo, in quei lunghi giorni abbiamo portato buoni spesa in tante famiglie che erano rimaste senza reddito ed in attesa di un riscontro da parte delle Istituzioni.

E poi i servizi di emergenza – urgenza in epoca Covid19, con tutte le difficoltà ed i rischi a cui si sono sottoposti i nostri volontari e i ragazzi del Servizio Civile Universale con loro.

Tutto questo senza fermarci un attimo, senza chiedere di prevedere e formalizzare un giusto ristoro per tutto questo.

Risultato, a giugno la pandemia è passata e le persone sono andate al mare e non solo… Ma del volontariato nessuno si è ricordato; nessuno si ricordato nemmeno quando è terminato il periodo feriale.

Adesso siamo di nuovo in emergenza a causa dei contagi Covid19, e di nuovo tutti chiedono al volontariato che, di nuovo, è disponibile ma non riuscirà a fare altrettanto.

Abbiamo chiesto al signor Prefetto di farsi carico di rappresentare anche al Governo Nazionale questa situazione pesante che potrebbe far cessare importanti servizi per i cittadini.

Abbiamo anche chiesto – sottolinea Betti – di evidenziare al Governo nazionale che il volontariato subisce anche una forte pressione fiscale. Una fiscalità ingiusta e mirata sulla solidarietà che certo non può essere presa a vanto del nostro Paese.

Paghiamo oltre 35mila euro/anno per l’IRAP;  tassa che è calcolata sugli stipendi dei dipendenti a tempo indeterminato.  E non solo.

Perché tassarci; perché tassare chi quotidianamente si adopera per la comunità?

Perché togliere al volontariato risorse importanti e con cui si potrebbero fare nuove attività e servizi per aiutare le persone in difficoltà .

Lo ripeto, conclude Betti – è sbagliato e ingiusto.

Già lo scorso anno fu necessario l’autorevole intervento del Presidente Mattarella per evitare che il volontariato fosse ulteriormente vessato con quella nuova tassa che, giustamente, fu definita “la tassa sulla bontà”.

Credo che sia necessario liberare invece il volontariato tutto da tasse e tariffe affinché possa essere maggiormente efficacie ; affinché si possa attivare rapidamente per rispondere – come necessario –  ai bisogni sempre nuovi dei Cittadini, delle Comunità.

Al Signor Prefetto abbiamo chiesto di farsi carico di tutto questo nei confronti delle Istituzioni locali, Regionali ed in particolare Nazionali. 

Nell’occasione gli abbiamo fatto conoscere un pò meglio l’Associazione PA Pisa , rappresentandogli tutto quanto facciamo quotidianamente  per essere di aiuto ai Cittadini, per dare risposte utili ai crescenti bisogni delle Comunità. In conclusione abbiamo donato al Signor Prefetto tre libretti editi dalla PA Pisa con la storia della Associazione dal 1886 ai giorni nostri.

Siamo grati al signor Prefetto per la sollecitudine e la cortesia che – ricevendoci – ha riservato alla nostra Associazione, conclude Betti, e speriamo di poterlo ricevere – appena conclusa questa nuova emergenza, nella nostra sede di Cisanello, in via Bargagna.



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